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Il riformista tLa sfida posta dalla globalizzazione, ha reso obsoleti gli strumenti e le strategie socialdemocratiche classiche, ha svuotato il compromesso socialdemocratico e messo in crisi il welfare state.
 La globalizzazione ha messo in crisi e modificato radicalmente la struttura delle società europee, il rapporto tra stato e mercato e il ruolo stesso degli stati nazionali. 
Il socialismo libertario deve andare oltre il Novecento, elaborare nuovi paradigmi e nuove visioni della società e rilanciare l’utopia federalista europea come risposta alla crisi degli stati nazionali per governare la modernità, globalizzare i diritti e le libertà, governare i processi di innovazione.

Dobbiamo riprogettare la nostra identità: costruire una nuova idea di socialismo, elaborare un progetto riformatore della società, costruire opzioni programmatiche chiare, recuperando i valori fondanti della sinistra – la valorizzazione dei meriti, il soddisfacimento dei bisogni e la creazione di pari opportunità di partenza – aggiornando la prassi e le scelte operative.

 Affermare il socialismo dei cittadini come risposta moderna ai nuovi problemi che l’umanità ha di fronte, come “processo in itinere” di costruzione di nuovi diritti sociali e individuali, di educazione e pratica della libertà e della responsabilità, di governo della modernità per superare il socialismo delle masse del novecento, passare dal “fine” alle “buone pratiche”, da affermare in itinere, costruire la società dei meriti, delle competenze e dei diritti di cittadinanza attiva.
L’agenda del socialismo libertario ha tra i suoi punti principali quello di: costruire la Società della conoscenza, delle competenze, dei saperi per realizzare processi virtuosi di innovazione e crescita dell’economia e della società; attuare le riforme istituzionali e del sistema politico, per allargare l’area della partecipazione attiva dei cittadini; regolare la fiscalità per avere una più giusta distribuzione dei redditi, per affermare processi di crescita che siano espressione di una visione contrapposta allo sfrenato liberismo e allo statalismo conservativo per rendere possibili quei processi redistributivi necessari al benessere dei cittadini; affermare i nuovi diritti di cittadinanza, in una logica universalistica, anche come diritti di inclusione; riprogettare il welfare in una logica non statalista anche attivando l’autogestione dei cittadini dei servizi sociali; progettare nuovi modelli per il lavoro, favorendo la flessibilità, la mobilità sociale e la fluidità dei processi di riorganizzazione dei cicli produttivi trasferendo risorse dal welfare al workfare; rilanciare politiche pubbliche per la salvaguardia delle risorse ambientali.
Una politica riformatrice si deve preoccupare dell’efficace funzionamento del mercato perché il mercato è il luogo reale dove si realizza la libertà dei cittadini, per questo il socialismo libertario deve coniugare la necessità di modernizzare l’Europa con la capacità di ricollocare i propri valori in un processo di innovazione sul terreno delle pratiche politiche e dei contenuti per l’allargamento delle opportunità, il contrasto alle nuove povertà e la realizzazione di un nuovo stato del benessere europeo.
Il socialismo libertario deve prendersi cura del nostro pianeta, delle persone che lo abitano e di quelle che lo abiteranno in futuro prossimo, perché noi non abbiamo ricevuto in eredità il mondo dai nostri padri, lo abbiamo ricevuto in prestito dai figli.
Non è possibile una democrazia forte senza una cittadinanza forte, i cittadini sono i soggetti imprescindibili di qualsiasi progetto politico socialista, per questo è necessario che i cittadini siano soggetto attivo di trasformazione e protagonisti di una nuova stagione di rinnovamento.
Il socialismo libertario è il nuovo umanesimo, è il luogo dove l’estensione dei diritti valorizza la diversità, è l’idea di una società in cui tutti i cittadini siano liberi e abbiano pari opportunità, è il movimento reale che trasforma lo stato di cose esistenti.
Il socialismo non è una società nella quale tutti gli individui vengono sottomessi allo Stato e lo Stato diventa il padrone di tutto soffocando la libertà delle persone.
Il socialismo libertario è un pensiero che pone al suo centro l’ideale della libertà umana, è il movimento che ha abbandonato l’idea del migliore dei mondi ma lotta per un mondo migliore.
Il socialismo è questo. È il nuovo sogno di giustizia e libertà, la nuova frontiera che dobbiamo proporre alle generazioni di domani.

[Il Riformista, 5 novembre 2011]